Descrizione
ABSTRACT
Perché comprare il libro per il concorso ispettivo di Vito Piazza edito da Edizioni Circolo Virtuoso?
Primo motivo, per non cadere preda dei magliari della pedagogia che sono un insulto a Wittgenstein: di ciò di cui non si può parlare si deve tacere (tractatus logico-philosophicus). Vito Piazza l’ispettore lo ha fatto davvero, per 22 anni.
Secondo motivo, imparando da incompetenti, si assorbe non l’inutile, ma il dannoso da cui sarà difficile disincrostarsi. Così, si dovrà fare fatica doppia: per il concorso a DT si dovrà prima DIS-imparare e poi RE-imparare ciò che è valido e serve davvero. Il difficile non è avere idee nuove, ma liberarsi dalle idee vecchie.
Terzo motivo, catapultarsi nel concorso con test senza aver familiarizzato con il campo semantico di coltura è da idioti; e non c’è niente di più deprimente di un idiota che incontra un’idea. Il campo semantico (Lewin, Osgood), le dee-madri di Bruner, il metodo a spirale del vecchio Dewey SOLI garantiscono un percorso affidabile, funzionale e riflessivo, vincente. La lingua precede la grammatica. Qui non la descrizione, ma la narrazione: un’avventura divertente che aiuta a vincere il concorso a DT.
L’AUTORE
Vito Piazza ha vissuto il ’68 che porta con sé come una spina nel cuore. Catturato dalla scuola a sei anni e mai più restituito alla vita civile, ha scritto due romanzi per la Sellerio (La valigia sotto il letto e Milanesi non si nasce) uno per la Mursia (Sicily) e il best seller ora edito da Erickson “Attè ti picchia Luigi?” Il resto è scuola: maestro, DS, infine ispettore errante dall’Alpi a Lilibeo. Rimane – col suo INSEGNARE DOMANI – il big author della Erickson: un romanziere prestato alla Pedagogia. Odia il linguaggio curialesco e pomposo dei pedagogisti indigeni, degli Yankie ama solo il principio costituzionale: ogni uomo ha diritto ad essere felice. Anche un ispettore?
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